Ecco a voi i consigli di Stefania... Ancora tre libri, tre consigli, tre piccoli gioielli. A voi la scelta e il giudizio!!!
Un incantevole aprile
Di Elizabeth von Arnim
Una storia raccontata con grazia e una forte ironia. L'ambientazione e'
bellissima, in Liguria a primavera, quando tutto si riempie di fiori. Si
tratta della storia di quattro donne, tutte per qualche ragione stufe e
deluse della propria vita in Inghilterra, che decidono di affittare un
castello per un mese in Italia per le vacanze. A contatto con la
rigogliosa natura del luogo "mettono gemme" anch'esse, riflettono sulla
vita passata e si addolciscono, ponendo le basi per una vita futura. Il
tutto viene raccontato con ironia e con una profonda conoscenza
dell'animo umano. Un libro da leggere.
Alieni e no
Urania 1091
Di Clifford D. Simak
Una serie di raccontini godibilissimi: la vita sulla ormai abitata anche
da alieni vista dagli occhi di un ragazzino che ha tutti gli amichetti
alieni, una tregua nella guerra fra la Terra e un popolo alieno
incomprensibile visto dagli occhi di un generale stressato, un nuovo
vicino di casa misterioso, un barattatore con tre occhi da una diversa
dimensione e per finire uno dei racconti più belli e famosi di Simak: la
creatura. Un'astronave di mercanti atterra su un pianeta alieno
cercando piante o animali da prelevare e commerciare. Il pianeta sembra
il giardino dell'Eden con cibo e acqua disponibile senza fatica grazie a
strane creature ibride animali e vegetali che si immolano ai nuovi
venuti. La cosa veramente strana è che il pianeta è apparentemente senza
nessuna difesa...
La lunga attesa dell'angelo
Di Melania G. Mazzucco
La storia del Tintoretto. Un libro difficile, da leggersi poco per
volta. Ci ho messo mesi a finirlo. Tintoretto, ormai molto vecchio, sta
morendo e ripercorre la sua vita, con le persone che ha amato, la
Venezia del tempo, i costumi all'inizio abbastanza liberi e poi sempre
più opprimenti. Bello, bellissime le riflessioni sulla vita di cui è
infarcito tutto il libro, il non servilismo verso i potenti, la leggera
ironia. Tintoretto non ne emerge come un brav'uomo, ma come dotato di
una personalità complessa, spesso egoista, ma molto acuto nel giudicare
gli uomini.
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