mercoledì 24 luglio 2013

Nuovi collaboratori


Il blog si è arricchito di nuovi collaboratori.
Presto Dino e Cristina apporteranno il loro prezioso contributo a questo blog e sono certa che insieme creeremo qualcosa di bello e interessante.
Le idee non mancano... magari fa difetto il tempo, ma noi non abbiamo fretta!!!
A presto con interessanti novità.

Francesca

mercoledì 10 luglio 2013

Banalizzando un po!!!


La parola che sicuramente si è sentita più spesso rimbalzare da una parte all'altra del tavolo, ieri sera, è stata "banale".
Eppure questo romanzo mi era piaciuto quando, cinque anni fa, lo lessi la prima volta!
Quello che al tempo avevo trovato potente e illuminante, alla seconda lettura è risuonato stonato e, appunto, banale.



Scritto da Marcela Serrano nel 1997, "L'albergo delle donne tristi" racconta i dolori di 20 donne (in realtà solo di alcune ci viene narrata la storia) che, nel tentativo di capire e superare la tristezza, si rifugiano per tre mesi in una grande casa nello sperduto arcipelago di  Chiloè, nel sud del Cile.
Si capisce immediatamente, senza bisogno nemmeno di grandi sforzi, che il loro primo e più grande problema è il rapporto con gli uomini. Mariti, compagni, amanti... sembrano tutti assolutamente incapaci di soddisfare queste donne-bambine-bamboline che sembrano essere state messe li nell'attesa del Principe Azzurro che venga a tirare la cordicella per farle muovere.
Alcune di queste bamboline sono colte, spesso ricche e un paio sono famose, eppure la loro autostima è ridotta all'osso. Per Floreana, la tristissima protagonista, l'unica soluzione al problema sembra essere la castità (ma daiiii!!!!) mentre per Tona e Angelita l'omosessualità (e questa, tutto sommato, mi sembra già una soluzione più godibile!!!). E le altre? Si dice poco o nulla, ma non si intuiscono grandi illuminazioni o fioriture di autostima.
Dalla discussione di ieri sera è emerso che fondamentalmente queste donne non si amano... e se tu non sei la prima ad amarti, come puoi pretendere che lo facciano gli altri?
La storia d'amore tra Floreana e Florian, il fighissimo dottore del paesello, è prevedibile fin dalle prime battute. L'unico stralcio di romanzo che è stato salvato dall'impietosa analisi è quello del "Tango to Evora", ma francamente è un po' pochino.
Ho letto l'analisi di Cristina su Anobii e siccome l'ho trovata ironica, intelligente e divertente, vi invito a leggerla...
All'incontro eravamo in sette: Maria Grazia, Cristina, Stefania, Giulia, Dino (l'unico uomo presente), io (Francesca) e per la prima volta Adriana.


Comunque, cambiando discorso...
Abbiamo scelto il libro per il prossimo mese.


"Critica della ragion criminale" di Michael Gregorio.
Il libro è stato proposto da Giulia.
Ci incontriamo martedì 6 agosto sempre alla Trattoria al Torre alle 20.00

Patatine come se piovesse!!!
A presto
Francesca