lunedì 19 agosto 2013

Novecento di Alessandro Baricco


Questo è il libro scelto per il prossimo incontro: "Novecento" di Alessandro Baricco.
Il romanzo è stato proposto da Stefania (Ste Gent).
Per la data dell'incontro siamo in forse. All'inizio si pensava di vedersi il 3 settembre ma essendo alcune persone impossibilitate quel giorno, proponevo su Anobii la data del 10 settembre.
Vi terrò aggiornati.
Il luogo e l'ora invece sono confermati: Trattoria al Torre di Via Cividale (Udine) alle ore 20.00.
A presto

AGGIORNAMENTO:

è ufficiale. La data è stata spostata.
Ci incontriamo MARTEDI' 10 SETTEMBRE, stesso posto, stessa ora.
Patatine come se piovesse!!!


martedì 6 agosto 2013

Doppio in tutto!!!



Premetto immediatamente che il libro non sono riuscita a leggerlo, quindi farò una mera cronaca di ciò che si è detto ieri sera approposito del libro in questione: Critica della ragion criminale, di Michael Gregorio.
Pur nella calura estiva e nell'umida afa, eravamo in cinque: Dino, Cristina, Francesco, Maria Grazia and me!
Maria Grazia svela immediatamente che Michael Gregorio non è uno scrittore, ma una coppia, marito e moglie: Michael G. Jacob e Daniela De Gregorio (e io che pensavo fosse uno scrittore americano di origini italiche!!!).
Subito scopro che è una storia ambientata agli inizi dell'800, in piena epoca napoleonica. Le tinte sono cupe, le ambientazioni nebbiose e oscure.
Emerge che il libro viene maggiormente apprezzato se letto come romanzo storico, mentre se viene affrontato come libro giallo presenta numerose lacune e svariati difetti.
Vi lascio la lucida e simpatica recensione di Cristina. Un assaggio del suo stile e di quello che spero prima o poi riesca a scrivere per arricchire e rendere più interessante questo blog.
Io aspetto con ansia e curiosità.
Intanto beccatevi questo!!!

"Lento e noioso, con un investigatore (uomo onesto e timorato di Dio, con famiglia amorevole e obbligatorio segreto doloroso al seguito) che non ne imbrocca una nemmeno se l'indizio gli viene messo davanti con tanto di freccia al neon.
Sono arrivata faticosamente alla fine e non mi sono chiare nè le motivazioni dei delitti nè il ruolo di Kant negli stessi (ho capito il come, ma il perchè fornito non mi convince per nulla. Insomma, mi sono sciroppata 450 pagine, il finale che sia col botto, almeno. Qui non raggiunge nemmeno la sfiatina).
L'unica cosa che mi è chiara è che anche se inventassero la macchina del tempo, non vorrei mai e poi mai andare a Konigsberg, Prussia, nel 1804.
E manco prima o dopo.
La miseria umana e civile che emerge da questo racconto è desolante; non si salva nemmeno il buon Stiffenis (gioco di parole con "stiffen" magari? Wow, che trovata), che vorrebbe essere illuminato ma non lo è, capace ma non lo è, retto ma non lo è. Questo non lo rende nè migliore nè peggiore di alcuno, solo umano, ma mentre altri autori riescono a dare ai loro protagonisti, anche quelli "fallati", una qualche eroicità, o quanto meno a far provare al lettore una certa simpatia, qui no.
Vien solo voglia di lasciarlo in mezzo alla nebbia e sperare che i lupi facciano la loro parte.
Come il duo Michael Gregorio (pare sia lo pseudonimo di due scrittori, marito e moglie) sia riuscito a scrivere (e pubblicare) altri tre romanzi di questa serie non so. Magari nei prossimi libri la capacità narrativa migliora.
PS: se a qualcuno interessa... è stato il maggiordomo ^_^. Cioè, dico, sembra una battuta! Ma è davvero stato il maggiordomo (licenziato, ma non è che cambi tanto)."