mercoledì 17 febbraio 2016

Ipazia, la sua (forse) vera storia, il mistero affascinante di una donna indipendente.

Ed eccoci già a febbraio, a riunirci, in una piovosa serata, nel calore della casa di Zaffira per parlare di una donna straordinaria del passato, la filosofa Ipazia, del mistero della sua vita e della sua morte, e di come la storia e le sue vicende non siano mai completamente chiare o chiaribili.
Dato che in questo caso non è possibile trovare, per ovvie ragioni, un ritratto di Ipazia, inserisco un breve estratto dal film Agorà di Alejandro Amenabar, dove è interpretata da Rachel Weisz:

Alla serata eravamo presenti: Augusta, Monica, Stefania (con un raffreddore da record), Claudio, Rita, Marilaura, Cristina e ovviamente Zaffira. Impossibilitata a partecipare Francesca, che ha però letto e commentato il libro. Riporto la recensione in fondo.
Allora, da dove comincio?!?
Silvia Ronchey
Il libro è di Silvia Ronchey. E' un saggio, con tutti i pregi e i difetti di questo genere (si dirà così?) letterario, quindi tutti, anche quelli che il libro lo hanno aprezzato, hanno ammesso che la lettura non è stata esattamente una passeggiata.
Il testo è ricco di informazioni sul periodo storico, sui vari filosofi neoplatonici del tempo, sui personaggi che hanno influito sulla vita (e sulla morte) di Ipazia, sulle impressioni che questa figura femminile ha destato nei posteri, e sull'opera di rilettura (e anche riscrittura) della sua vita che questi posteri hanno attuato, anche a sproposito.
L'unica cosa di cui non è ricco (e del resto non poteva esserlo) è di fatti: su Ipazia si sa poco o nulla, le informazioni che ci sono sono, a voler essere generosi, frammentarie, sono state scritte a volte secoli dopo la sua morte, a volte addirittura manipolate.
Unica cosa sicura è che aveva cultura, intelligenza, seguito e indipendenza e che tutto questo ha portato alla sua tragica morte.
Il libro ci è piaciuto? direi di nì! Molti ne hanno aprezzato l'obiettività e la scientificità (la parte bibliografica e didattica occupa ben oltre la metà del libro ed è di suo un dato impressionante), gli altri lo hanno trovato faticoso da leggere, troppo pieno di informazioni che un lettore non preparato non può cogliere e che anzi possono risultare frustranti e inutili. Più una tesi universitaria che un romanzo, sicuramente non una biografia come mi aspettavo io, ha comunque il pregio di essere molto equilibrato. L'autrice riporta fatti (quelli che si conoscono, almeno) ma lo fa senza parteggiare per l'una o l'altra fazione che, nei secoli, ha utilizzato la figura di questa donna straordinaria. Ogni lettore può trarre le sue conclusioni come meglio ritiene e cercare altri testi e altri libri (o se lo desidera anche vedersi il film tanto lo si trova pure in steaming).
A parte ogni altra considerazione, spicca questa figura di donna che, sorpresa sorpresa, troviamo anche in un affresco di Raffaello, La scuola di Atene, da cui ci guarda, unica donna tra soli uomini, direttamente neglio occhi, come direttamente negli occhi ha guardato il suo destino, e la sua morte.
Per finire ecco a voi le recensioni che ho trovato su Anobii:
Francesca, 1*
E' un resoconto storiografico, basato su documenti e scritti di storici contemporanei alla filosofa o di poco posteriori... e questo ne farebbe un libro interessante se non fosse che l'autrice, donna indubbiamente coltissima, si compiace molto di questa sua immensa cultura e scrive in modo sibillino, dando per scontato che anche il lettore sia uno storico o un filosofo e che quindi conosca a menadito tutti i riferimenti o i filosofi che cita senza spiegare. Un libro insomma troppo colto! Per poterlo leggere e comprendere bisognerebbe avere una coscenza della storia del 5°-6° secolo dopo Cristo o della filosofia neoplatonica dello stesso periodo molto al di sopra della media, ma se non sei più che ferrata in questi argomenti, rimani un po' tagliata fuori. Adesso so storicamente chi era Ipazia e perchè è stata uccisa, ma non so nulla di lei dal punto di vista umano e spirituale!!! Libro sconsigliato!!!

Cristina, 2*
Un titolo leggermente fuorviante...
Ho trovato il libro tutto sommato interessante anche se ho fatto una discreta fatica a finire la parte narrativa o esplicativa che dir si voglia perchè di narrato qui c'è molto poco.Errore mio. Mi aspettavo una bibliografia romanzata, ho trovato invece un saggio (forse anche una tesi di laurea, affermazione che ho letto in giro per internet ma di cui non ho verificato la veridicità). Interessante, ma non fruibile. L'autrice cita un sacco di materiali tutti interessantissimi, per carità, ma che prevedono una conoscenza di base che io non ho. E non ho tempo per farmela. Di fatto si costruisce un testo di 300 pagine di cui solo un terzo però di racconto, il resto sono fonti e bibliografia. 
E anche così un sacco di pagine sono abbastanza inutili: che l'asteroide xy è dedicato a Ipazia e orbita attorno a qualcosa con una inclinazione y me lo scordo tra cinque minuti.
E comunque chi lo sa quale sia stata la storia vera? Non si ha una visione chiara di ciò che accade ora, davanti ai nostri occhi, vuoi saperlo di quanto è successo millantamila anni fa?
Gli do due stelline perchè il personaggio è bello, il periodo storico interessante e tutto sommato ben descritto e la bibliografia pregna di informazioni. Con me sono sprecate, ma quello è un limite mio, non del libro.

Prossimo appuntamento martedì 15 marzo 2016.
Ci troviamo alle 19.30 davanti al Supermercato di Via del Bon, muniti anche di libro ben impachettato! Dato che a dicembre non ci siamo visti, infatti, questo anno facciamo il primo Coniglietto Pasquale Libresco... (post esplicativo in arrivo)!
Libro del mese di marzo: Il freddo modifica la traiettoria dei pesci di Pierre Szaloski.