mercoledì 27 gennaio 2016

Un nuovo inizio...

A pochi giorni dall'inizio del 2016 eccoci riuniti attorno alla tavola generosamente imbandita per noi da Zaffira, nella cui bellissima casa ci siamo incontrate per parlare de L'isola delle farfalle di Corina Bomann.
Corina Bomann, autrice del libro del mese

Alla serata eravamo presenti: Stefania, Francesca, Marilaura, Rita, Maria Augusta, Monica, Cristina e ovviamente Zaffira, che ha cucinato per tutte. C'era anche una miciosa palla di pelo, ma ha solo ascoltato, un poco annoiata, le nostre chiacchiere e il nostro cicaleccio.
Era una serata importante, per vari motivi. Si cambiava sede, ci si incontrava dopo un periodo impegnativo, alcuni membri del club hanno preso importanti decisioni in merito alla propria vita. Poteva essere un saluto, invece è stato un piacevolissimo ritrovarsi in quella che col tempo sta diventando una amicizia vera.
Il libro era stato scelto da Maria Augusta e, nonostante il periodo delle festività non sia normalmente quello più adatto alle letture, lo abbiamo quantomeno sfogliato tutte. Dalla discussione è immediatamente emerso che si tratta di una lettura piacevole, non impegnativa. Adatta a una lettura vacanziera o comunque scacciapensieri, intriso com'è di romanticismo e esoticità: buona parte del racconto è ambientata a Ceylon e nelle sue rigogliose piantagioni di tè.
Diana, la protagonista, si trova a un bivio, uno di quelli che la vita ti mette davanti che tu voglia o meno. Il matrimonio scricchiola, non è pienamente soddisfatta di quello che fa e di quello che è. Una triste circostanza la riporta nella casa in Inghilterra in cui la sua famiglia ha vissuto per secoli e da li, a partire verso Ceylon, per svelare un segreto lungamente custodito. Sarà un viaggio pieno di sorprese e di possibilità, e quello che Diana scoprirà la porterà a...
A cosa porterà questo viaggio nella verdissima Ceylon lo lasciamo scoprire a voi, se vorrete.
Foglie di palma simili a quelle descritte nel libro
A noi nel complesso il libro è piaciuto, ma non ci ha entusiasmato.
Non era del tutto convincente nè la parte romantica nè quella storica, un poco perché nel tentare di sviluppare le due trame principali (il libro si sviluppa sia nel presente che nel passato) l'autrice non è stata in grado di approfondire abbastanza nessuna delle due, in parte perché già dai primi capitoli si intuiva dove si andava a parare.
Sia la trama che i personaggi infatti erano piuttosto stereotipati. I pochi aspetti interessanti: la piantagione di tè, la lettura del destino nelle foglie di palma, la disciplina segreta di combattimanto praticata da Vikrama, si perdono nella narrazione mentre avrebbero meritato di più. Rimangono alcune domande che, ahinoi, rimarranno prive di risposta: cosa ha portato alla rovina il malvagio vicino di piantagione (domanda di Cristina); Perchè tutti gli uomini degni di un qualche interesse amoroso in questo libro hanno gli occhi "gialli" o "dorati" che dir si voglia (questa è Stefy, e devo dire che sta cosa è stata oggetto di simpatica ma infruttuosa discussione) e soprattutto: ma perchè cavolo la Zia ha mandato in giro per mezzo mondo Diana quando poi del segreto di famiglia già sapeva tutto?
E con questa pregnante domanda vi saluto e vi invito al prossimo appuntamento che sarà martedì 16 febbraio.
Ci vediamo alle 19:30 al posteggio dell'Eurospar in via del Bon e poi andiamo a casa di Zaffira.
Il libro della prossima serata è Ipazia. La vera storia di Silvia Ronchey.