lunedì 7 gennaio 2019

Il bene sia con voi!

La forza della vita, la forza dell'umano nell'uomo è enorme, e nemmeno la forma più potente e perfetta di violenza può soggiogarla. Può solamente ucciderla. ... In un'epoca di ferro, la vita, se anche muore, non è comunque sconfitta

In 61 anni di vita Vasilij Grossman ha attraversato due guerre mondiali (nella seconda è stato al fronte come corrispondente di guerra per quasi tre anni, entrando tra i primi ad Aushwitz) e le trasformazioni sociali e culturali di una Russia in cui essere ebreo è un marchio tanto quanto lo era per coloro che vivevano sotto il regime nazista. 

Nella sua esistenza ha quindi attraversato la Storia in tutta la sua crudeltà e in tutto il suo orrore. Tuttavia, dalla lettura dei suoi racconti si comprende che nonostante tutto ha ancora fiducia nel genere umano. Bellissimo il commiato alla fine di Il bene sia con voi! racconto che da il titolo al libro del mese di dicembre.
Che le montagne immortali si riducano pure a scheletri, l’uomo esiterà in eterno. Vogliate dunque accettare queste poche righe di un traduttore dall’armeno che non conosce l’armeno. È probabile che molte cose io le abbia dette malamente, non come avrei dovuto. Ma le abbia dette male o bene, le ho comunque dette con amore. Barev dzes-il bene sia con voi, armeni e non armeni.
Interni del monastero armeno di Geghard,
visitato da Grossman

Grossman è uno scrittore immeritatamente sconosciuto al grande pubblico. Merita conoscerlo, fosse anche solo per come ha vissuto la sua vita, per la visione critica ma non cinica del periodo storico in cui a vissuto, per il coraggio di dire sempre e comunque quello che pensava, pagando in prima persona il coraggio delle proprie convinzioni.

Il bene sia con voi! è una raccolta di racconti, un punto di partenza per conoscerne lo stile asciutto (da buon giornalista), ma non freddo. Come in ogni raccolta qualcosa ci è piaciuto di più, altro meno. Probabilmente il racconto lungo, quello che da il nome al libro, è proprio quello più noioso da leggere.

Non c'è stato un racconto "preferito", anche se il primo Il vecchio maestro, è forse quello dall'impatto emotivo più forte, così come La strada, storia di un mulo italiano portato sul fronte russo in cui si può riconoscere la storia di tanti nostri connazionali in periodo di guerra.

Nel complesso un buon testo, ma molto triste. Sicuramente non il capolavoro dell'autore ma un buon punto di partenza.

Una sola recensione, di Cristina (3 stelline):
Una raccolta di racconti, tutti più o meno dolenti, alcuni dolorosi. Il più corposo è quello che dà il titolo al libro ed è forse quello più indolore, da leggere: quasi un viaggio tra i sassi dell'Armenia, terra che pure lei, in quanto a dolore, non scherza..
La raccolta ha il pregio di essere un buon modo per conoscere un autore notevole non fosse altro che per il coraggio dimostrato nel ruolo di corrispondente di guerra prima, di autore poi, in una Russia sempre più antisemita. Delle difficoltà racconta brevemente proprio in Il bene sia con voi, racconto del periodo vissuto in Armenia a lavorare a una traduzione dall'armeno al russo del testo di un autore oramai sconosciuto (almeno a me).
Come in tutte le raccolte alcune cose ti piacciono di più (il vecchio maestro, La strada), altre di meno. I racconti più "sentimentali", quelli citati, mi sono piaciuti parecchio, in effetti, ma ho trovato piuttosto noioso proprio Il bene sia con voi.
Un autore da recuperare di sicuro, in un periodo più ottimista.


Prossimo incontro il 22 gennaio del nuovo anno:
Si legge L'unica storia di Julian Barnes.




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